voci soliste
Maria De Mutiis
Gianna Montecalvo
arrangiamenti originali di
Høybye e Pedersen
maestro concertatore e direttore
Agostino Ruscillo
L’Apulia Jazz Orchestra e Jazz Chorus
L’Apulia Jazz Orchestra e Jazz Chorus con lo spettacolo “Sacred Concert” pesca nella produzione “sacra” di uno dei più grandi musicisti-arrangiatori- compositori del XX secolo: Edward Duke Ellington è una sorta di raccordo culturale fra la tradizione musicale jazz, quale alta espressione musicale della comunità afroamericana, e il tema del sacro così presente nella medesima tradizione. I testi sono infatti ispirati in gran parte al Vecchio Testamento. La musica, composta negli anni della lotta degli afroamericani per la loro emancipazione, ha anche una forte valenza sociale: affermò ciò che doveva essere detto in convinto e penetrante; a tal proposito la suite “Freedom” contiene un forte messaggio di speranza: è un inno alla libertà! Da un punto di vista compositivo i “Sacred Concerts” rappresentano un punto culminante nell’iter artistico di Ellington: comprendono tutte le sue idee, tecniche e pratiche stilistiche acquisiste, e presentano anche nuovi elementi quali l’uso del coro, del jazz modale, del canto recitativo in forma di reading poetico. Il progetto offre l’opportunità di godere di un’opera musicale poco frequentata, pensata per un organico ‘monstre’, composto di orchestra jazz, coro misto.
Duke Ellington
Duke Ellington molto raramente si è cimentato con la musica di chiesa. A 66 anni però gli viene chiesto di comporre una serie di concerti che potessero essere eseguiti nelle chiese più importanti d’America. Così con l’aiuto dell’amico e compositore Billy Strayhorn si cimenta nella stesura del primo dei Sacred Concert. Successivamente tra il 1966 e il 1974 Ellington intraprende con la sua orchestra una tournee negli USA e in Europa portando come repertorio anche gli altri due concerti sacri, utilizzando di volta in volta differenti solisti e cori: in Europa si affida alla voce solista di Alice Babs, una famosa cantante jazz di origine svedese. La musica dei Sacred Concert si basa su vecchi componimenti, opportunamente revisionati per la nuova funzione, a brani composti ex-novo. Questi ultimi furono riutilizzati anche nel Secondo e nel Terzo concerto.
programma
- Praise God per coro & band
- Heaven per mezzosoprano, coro & band
- Freedom Suite
- To be contended per coro & band
- Freedom per coro, sax-alto & sezione ritmica
- Word you heard per coro & band
- Freedom is a word per coro & recitazione
- Sweet, fat and that per coro & sezione ritmica
- Freedom - Svoboda recitazione
- To contended per coro & band
- The Shepherd per band
- The Majesty of God per mezzosoprano, coro & band
- Come Sunday per soprano & coro
- David danced before the Lord per coro & band
- Almighty God per coro & band
- T.G.T.T. per soprano & piano
- Praise God and Dance – Finale per soprano, coro & band