In collaborazione con l’associazione Note a Margine, il Teatro Comunale Umberto Giordano è lieto di lanciare il progetto Diversamente Orchestrabili. Di cosa si tratta? A breve, il Giordano farà da scenario all’esibizione di orchestre composte interamente da persone con handicap fisico, psichico o sensoriale, malati psichiatrici, minori e anziani, giovani in condizioni di disagio sociale e quanti altri possono essere riconosciuti dalla società come persone in stato di emarginazione. La musica, grazie al Teatro Comunale Umberto Giordano, supera ogni barriera.
Note a margine: un’associazione che fa centro
Note a Margine è l’associazione che intende proporsi nel territorio in modo del tutto rivoluzionario, operando proprio in base alle esigenze di coloro che necessitano di un “centro” nel quale realizzare quel diritto di “normalità” che quotidianamente gli viene negato nel nostro Stato. L’associazione si ispira ai principi della solidarietà sociale, è apolitica, senza scopo di lucro e offre servizi in campo sociale, assistenziale, educativo e formativo, volti a facilitare l’inserimento nella vita attiva di persone con handicap fisico, psichico o sensoriale, malati psichiatrici, minori e anziani, giovani in condizioni di disagio sociale e quanti altri possono essere riconosciuti dalla società come persone in stato di emarginazione.
L’idea è quella di mettere in atto la metodologia Esagramma, metodo creato ed applicato da oltre trent’anni, che consente l’integrazione e lo sviluppo di componenti psichiche, mentali ed affettive attraverso l’esperienza musicale.
La filosofia è: più è grave il disagio di integrazione sociale e culturale, maggiore deve essere la qualità professionale e umana del contesto di riabilitazione. Ma perché scegliere proprio la musica come strumento riabilitativo? Quali sono gli effetti?
Alcuni studi svolti da S. Moreno e G. Shellenberg della York University di Toronto hanno sperimentato l’influenza dell’esercizio musicale sulla mente, dimostrando che lo studio della musica ha l’effetto di migliorare le prestazioni intellettive, nonostante il quoziente di intelligenza sia relativamente stabile nel corso della vita. È stato dimostrato che la musica contribuisce a sviluppare le funzioni esecutive come la pianificazione delle azioni, la risoluzione dei problemi, l’attenzione selettiva, la concentrazione, la memorizzazione e il controllo dell’impulsività, tutte abilità che si possono migliorare con l’esercizio, rendendo il cervello più veloce, preciso ed efficiente.
Altri studi, inoltre, hanno confermato che la musica aiuta a strutturare il pensiero e il lavoro nell’apprendimento delle abilità linguistiche, matematiche e spaziali, così come si è stabilito che l’intelligenza musicale influisca sullo sviluppo emotivo, spirituale e culturale più di altre intelligenze. Note a Margine intende proprio offrire occasioni di sviluppo in tutte queste direzioni, partendo dal presupposto antropologico che la musicalità sia uno schema comportamentale universale costitutivo della personalità: la musica diviene per questo motivo cardine di fondamentale importanza per le sue possibili applicazioni in ambito terapeutico.
Gli individui con disabilità hanno bisogno di “compensare” determinati deficit, soprattutto relazionali, e la musica, e in particolare il lavoro orchestrale, risulta adeguato allo scopo. L’orchestra è gruppo e valore del singolo all’interno del gruppo, è abilità senso-motoria, è gesto, è risonanza.
Il Metodo Esagramma sviluppa un programma terapeutico-riabilitativo rivolto a ragazzi adolescenti con handicap medio e grave. La selezione non viene realizzata sulla base di quanto riportato nelle cartelle cliniche o di una competenza musicale specifica, bensì tenendo conto di quella che è la disposizione del soggetto ad integrarsi nel gruppo e ad avvicinarsi alla musica, della sua potenziale ricettività.
Il lavoro psicopedagogico viene “cucito su misura”.
Ciascun ragazzo è libero di scegliere lo strumento musicale che trova più congeniale, coadiuvato da un educatore che stimola l’esplorazione a trecento sessanta gradi, tenendo conto delle attitudini psicofisiche. Niente è essere lasciato al caso o all’improvvisazione. Gli incontri con i ragazzi vengono preparati e programmati nel dettaglio, dalla preparazione della sala alla lezione, dalla merenda alle conclusioni.
La durata del programma base del Metodo Esagramma è di quattro anni, con obiettivi diversificati per ciascun anno di lavoro.
Ogni membro dell’équipe deve dimostrarsi versatile. Gli educatori devono necessariamente avere una conoscenza di base dei singoli strumenti e delle tecniche elementari di accordatura, produzione del suono, comportamento orchestrale. Ai musicisti coinvolti, invece, è richiesta una conoscenza del proprio strumento e una normale competenza di tipo didattico-pedagogico, oltre alla capacità di individuare il punto di equilibrio tra risorse potenziali dell’alunno e grado di difficoltà richiesto.
È dall’interazione tra più mondi che nasce ogni volta qualcosa di mai sentito, una nuova scoperta in grado di farci amare ancor di più la musica.