Lunedì 27 Febbraio 2017 ore 20:45

flauto Marco Zoni
viola Simonide Broconi 
arpa Luisa Prandina

Marco Zoni

Marco Zoni nasce a Lumezzane (Brescia) nel 1969 e, fin dall’età di 6 anni, muove i suoi primi passi nell’apprendimento della musica e del flauto con il padre clarinettista. Si dedica quindi allo studio del flauto sotto la guida di Bruno Cavallo e Mauro Scappini, diplomandosi nel 1987 presso il Conservatorio di Musica di Brescia. Si perfeziona in seguito con Glauco Cambursano, Andreas Blau, Peter Lukas Graf e, nello stesso anno, viene ammesso al Conservatorio Superiore di Musica di Ginevra dove studia con Maxence Larrieu conseguendo nel 1990 “Le Premier Prix de Virtuositè de Flute avec distinction”. Nel 1991 ottiene il ruolo di primo flauto dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano dove ricopre il posto fino al 1998, anno in cui inizierà la collaborazione con l’orchestra del Teatro alla Scala di Milano e dell’omonima Filarmonica in qualità di primo flauto. Ha suonato in qualità di solista con diverse orchestre italiane esibendosi in importanti teatri nazionali e stranieri, inoltre in duo con il pianoforte e con il quintetto di fiati “Moderno”. All’attività d’orchestra e di solista affianca l’attività di insegnante tenendo master classes presso l’Accademia del Teatro alla Scala e in vari corsi estivi. Tiene un corso annuale di flauto presso la Scuola di Alto Perfezionamento di Brescia.

Simonide Braconi

Simonide Braconi, romano, ha compiuto i suoi studi musicali sotto la guida di solisti di fama internazionale quali B. Giuranna, J. Bashmet e K. Kashkashian, diplomandosi con lode e menzione d’ onore presso il Conservatorio di Roma, la Hochschule di Freiburg (Germania) e l’Accademia Chigiana di Siena. Premiato in diversi concorsi internazionali (“L. Tertis” , Colonia, ecc.), nel 1994 è stato prescelto dal Maestro R. Muti come 1ª viola nell’ orchestra del Teatro alla Scala. Ha inciso da solista e in musica da camera per le etichette Vigiesse, Thymallus, Agorà, Stradivarius, Dad, Dynamic, Fonè e Tudor oltre a diverse registrazioni per Radio 3, RAI Radiotelevisione italiana, Rete4 e per le riviste CD Classica, Suonare news ed Amadeus. Da solista ha suonato con direttori tra i quali W.Sawallisch e R.Muti. Viola del Quartetto d’ archi della Scala è stato membro di giurie in diversi concorsi internazionali (tra cui Ginevra) ed è invitato a tenere corsi presso importanti istituzioni ( Arts academy a Roma, Festival delle citta’ a Portogruaro, Gubbio Festival, Accademia “T. Varga” a Sion, Accademia Perosi di Biella). E’ attualmente docente presso la Milano Music Master e la Accademia di musica di Pinerolo. Suona una viola Giovanni Gagliano (1800) della Fondazione Pro Canale onlus.

Luisa Prandina

Luisa Prandina ha studiato presso la Civica Scuola di Musica di Milano, diplomandosi con il massimo dei voti. A dieci anni vince il 1° premio assoluto al concorso nazionale “Bellini” di Como per giovani strumentisti ed in seguito diversi concorsi nazionali ed internazionali. Dal 1986 è stata prima arpa delle Orchestre dei Giovani della Comunità Europea (E.C.Y.O.), della Radio di Francoforte, della Chamber Orchestra of Europe. A 23 anni è diventata pri20 21 ma arpa dell’orchestra del Teatro alla Scala. Svolge un’intensa attività concertistica sia in formazioni cameristiche, con musicisti prestigiosi quali Yuri Bashmet, Dora Schwarzberg, sia, come solista, con famose orchestre quali la Filarmonica della Scala, i Solisti Veneti, i Virtuosi di Mosca, la Malher Chamber Orchestra. È ospite solista in sale importanti, quale la Scala di Milano, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, la Philharmonie di Berlino, la Kurhaus di Wiesbaden. La critica musicale ha detto di lei: “Ha maturato un vigore di mano e una rotondità di suono-colore e una razionalità sicura” (Corriere della Sera); “Les phrasés élegants et l’ènergie de Luisa Prandina ont fait merveille” (Nice Matin); “Il concerto per flauto ed arpa alla Scala è stato passerella perfetta per la poesia musicale e l’estro strumentale incantevoli di Luisa Prandina” (La Repubblica); “L’arpa va in scena e domina la Scala” (Il Giornale); “Ha entusiasmato non solo per il suono perlaceo dell’arpa, ma soprattutto per l’ampiezza di variazioni dell’interpretazione... Temperamento spagnolo” (Frankfurter Allgemeine Zeitung). Ha inciso con l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta dal Maestro Riccardo Muti il Concerto di Mozart K 299, per la casa discografica E.M.I., per la rivista Amadeus, per la S.D.R. e Hanssler Classic.

PROGRAMMA

Beethoven / Maayani

Serenata per flauto, viola e arpa
Allegro
Minuetto
Allegro molto
Andante con variazioni
Allegro scherzando e vivace
Adagio
Allegro vivace e disinvolto

G. Bizet

Fantasia sulla Carmen per flauto ed arpa

M. Ravel

Pavane ed Habanera per viola ed arpa

A. Bax

Trio elegiaco per flauto, viola ed arpa

C. Debussy

Sonata per flauto, viola ed arpa L 137
Pastorale
Interludio
Finale

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