Marche Teatro / Teatro Franco Parenti
Carlo Cecchi
LA DODICESIMA NOTTE
Di William Shakespeare
Traduzione Patrizia Cavalli
Con Carlo Cecchi, Daniela Piperno, Vincenzo Ferrera, Eugenia Costantini, Dario Iubatti, Barbara Ronchi, Remo Stella, Loris Fabiani, Federico Brugnone, Davide Giordano, Rino Marino, Giuliano Scarpinato
Musicisti Luigi Lombardi d’Aquino / Sergio Colicchio tastiere e direzione musicale, Alessandro Pirchio / Alessio Mancini flauti e chitarra, Daniele D’Ubaldo strumenti a percussione
Scena Sergio Tramonti
Costumi Nanà Cecchi
Disegno luci Paolo Manti
Assistente alla regia Dario Iubatti
Assistente alla scena Sandra Viktoria Müller
Direttore tecnico dell’allestimento Roberto Bivona
Tecnico luci Camilla Piccioni
Musiche di scena NICOLA PIOVANI
Regia CARLO CECCHI
Carlo Cecchi torna a Shakespeare per misurarsi conLa dodicesima notte, una commedia corale fondata sugli equivoci, sugli scambi di identità e di genere. Il testo shakespeariano, esaltato dalla traduzione della poetessa Patrizia Cavalli, dalle musiche di Nicola Piovani e dai sontuosi costumi di Nanà Cecchi, permetterà ancora una volta al regista, anche interprete nelle vesti di Malvolio, di orchestrare un gioco attorale straordinario, lavorando sulla stilizzazione e sull’essenza dei personaggi attraverso quella maestria che ha fatto di lui il più moderno tra i grandi registi-interpreti del teatro italiano. Ambientato in Illiria, il Duca e la Contessa hanno due tenaci fissazioni: il Duca si è fissato sulla Contessa perché lei non ne vuole sapere; la Contessa si è fissata sul fratello morto, al quale vuole restare fedele per sette anni. Con questi due begli esemplari di nevrosi narcisistica, tutto resterebbe nell’immobilità e addio commedia. Ma il Destino – e Shakespeare – fanno scoppiare una tempesta: una nave fa naufragio, dal quale si salva una ragazzetta di nome Viola. Nel naufragio ha perduto un fratello. La ragazzetta si trova sperduta in Illiria; ma è piena di risorse (vecchiotte, a dir la verità: Plauto, gli Italiani, già Shakespeare in commedie precedenti) e decide di travestirsi da ragazzo e di diventare il paggio del Duca. Il Duca lo prende in grande simpatia (il paggio-ragazza si innamora tambur battente di lui) e decide di farlo diventare il suo messaggero d’amore con la Contessa.