Concerto a quattro mani di due maestri di fama internazionale, rappresentanti della tradizione del grande pianismo - Vladimir Ashkenazy e suo figlio Vovka – il 29 marzo<al Teatro U. Giordano di Foggia.
Un evento artistico di indubbio spessore in occasione dell’inaugurazione ufficiale dell’Associazione Daunia Classica , in linea con le finalità del sodalizio presieduto dal dott. Enrico Salerno, le quali, oltre a prevedere la realizzazione di iniziative musicali formative e divulgative sul territorio, si incentrano altresì nella programmazione di grandi eventi di musica classica, anche attraverso la valorizzazione dei nostri talenti locali.
L’iniziativa è stata organizzata, come l’intera stagione concertistica dell’Associazione, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia.
Il musicista russo - nato nel 1937 a Gor’kij, l’attuale Nizni Novgorod, ma naturalizzato islandese, Vladimir Ashkenazy non ha certo bisogno di presentazioni, essendo uno dei massimi pianisti al mondo e una delle più importanti figure musicali del nostro tempo.
Un talento precocissimo, tanto da esordire all’età di 8 anni a Mosca, e da quando è balzato in vetta alla scena musicale internazionale con il concorso Chopin di Varsavia del 1955, di quello di Bruxelles nell’anno successivo e del prestigioso concorso moscovita “Tcaikovskij nel 1962, la sua carriera è stata un crescendo irresistibile.
Da allora ha intrapreso una trionfale attività concertistica che lo ha portato in ogni angolo del mondo, ove ha portato, oltre le opere della grande tradizione pianistica del ‘700 e ‘800 europeo, l’immensa eredità slava e russa, eseguendo in tutti i più prestigiosi teatri e sale da concerto pagine di Prokof’ev, Rachmaninov, Scriabi, Bela Bartok, Musorgskij.
Fondamentali anche le sue incisioni pianistiche per conto della etichetta discografica Decca, che gli hanno fruttato numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui il Grammy Award del 1999.
Molto intensa, in questi ultimi anni, anche la sua attività di direttore d’orchestra, che ha riscosso grandi successi internazionali con l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino, di cui ha assunto la direzione stabile dal 1989, e in seguito con alcune fra le più prestigiose orchestre del mondo, quali l NH Symphony Orchestra di Tokyo, l’European Union Youth Orchestra, la Deutsches Symphonie Orchester Berlin e la Sidney Symphony Orchestra.
L’ attività concertistica non ha impedito, tuttavia, al pianista russo di dedicare una parte delle sue energie ed impegno in importanti e innovative iniziative didattiche e di diffusione della musica, grazie anche alla realizzazione di molti progetti televisivi.
Suo figlio Vovka, primogenito di due musicisti di straordinario talento, nato a Mosca nel 1961, dopo gli studi presso al Royal Northern College of Music e con grandi maestri – oltre che con suo padre Vladimir – ha iniziato una strepitosa carriera internazionale, che lo ha portato nelle più prestigiose sale da concerto dei quattro continenti.
E’ regolarmente ospite delle più famose orchestre del mondo, come la Los Angeles Philarmonic, l’Orchestra Sinfonica di Berlino, l’Australian Chamber Orchestra, e svolge anche attività concertistica da camera, sia con il fratello Dimitri, clarinettista, che con il famoso pianista greco Vassilis Tsabropoulos, oltre che con il padre.
E’ stato insignito di importanti riconoscimenti e svolge regolari masterclasses in Italia.
Il programma del concerto foggiano del 29 marzo, ore 20,30, prevede il “Divertissement à la hongrois D818”, di Franz Schubert; la “Rapsodia spagnola”, di Maurice Ravel, e le “Danze sinfoniche Op. 45”, di Sergei Rachmaninoff.
Foggia, 2015