Lunedì 30 novembre, alle 21.30, il palco del Giordano in Jazz ospiterà una vera icona mondiale: Ron Carter, uno dei maggiori esponenti della storia del jazz, virtuoso del contrabbasso e dotato di eccezionale padronanza tecnica, tanto da distillare sonorità inconfondibili e grande libertà armonica.
Si tratta dell'unica tappa italiana di Carter, che negli anni '60 fu reclutato nel quintetto di Miles Davis e rimase un elemento fisso in quella che viene ad oggi considerata la più grande sezione ritmica della storia del jazz, restando nella formazione affiancato da Herbie Hancock e Tony Williams e creando una sezione che avrebbe visto tantissimi imitatori nei decenni a seguire. Nei primi anni settanta, il contrabbassista lavorò a New York assieme a Michel Legrand, con il New York Bass Choir e con il New York Jazz Quartet. Suonò assieme a Hubert Laws, Stanley Turrentine e George Benson fra i tanti, e in quegli anni andò in tournée in Europa e in Giappone. Con il pianista Kenny Barron, il bassista Buster Williams e il batterista Ben Riley, nel 1976 Carter formò il suo primo quartetto, in cui era solista .
Nonostante i suoi legami artistici, Ron Carter è stato in tutta la sua carriera un elemento estremamente richiesto per le sessioni di registrazioni, che dettero origine a più di cinquecento album. All’impegno di strumentista, Carter ha abbinato il coinvolgimento nelle attività di formazione musicale di giovani e incarichi nell’ambito accademico. A Foggia, Ron Carter si esibirà in trio, con Russel Malone alla chitarra e Donald Vega al piano.