Sunday January 3rd 2016 hour 17:30

Cantieri teatrali Koreja

Mangiadisk

Da un’idea di Enzo Toma e Silvia Ricciardelli
Con Anna Chiara Ingrosso, Emanuela Pisicchio, Fabio Zullino
Regia, Drammaturgia e Costumi Enzo Toma
Scenografia e Luci Lucio Diana
Cura della messa in scena Silvia Ricciardelli
Scene realizzate da Mario Daniele
Cura Tecnica Alessandro Cardinale
Sarta di Scena Angela Chezzi
Cura della produzione Laura Scorrano

quando ero piccolo a casa dei miei nonni l'unica musica erano le arie del melodramma, mio nonno non aveva studiato ma conosceva a memoria tutte le arie del melodramma. Da allora queste mi accompagnano ogni volta che incontro la tenerezza, la rabbia l'amore misteriosamente affiorano alla memoria possenti voci di tenori altissime note da soprano non so perché ma so che mi piace

Uno spazio scenico, simile ad un Ring, ricoperto di stracci, (chi di noi non giocava sotto le lenzuola?, chi di noi non ha giocato con gli stracci?) e questi diventano tutto ciò che riusciamo ad immaginare, veli, palloni, guantoni, pance, bambole/marionette che giocano con gli attori, che si fanno carico dei sentimenti più forti, la tenerezza, il ricordo, l'elaborazione della perdita.

Occorrono 30 metri di stoffa per confezionare una sola delle marionette fatte di stracci e che nascono dalle mani degli attori sotto la vista degli spettatori. Ci vuole un'ora per tentare di raccontare i sentimenti di due ragazzi che si incontrano, si conoscono, si scoprono, crescono insieme sino a quella misteriosa unione tra due vite, sino alle sue estreme conseguenze: la separazione e “la perdita”.

È quanto occorre per poter raccontare il mistero dei legami, degli affetti.

Gli attori sempre in scena (due donne ed un uomo), “giocano” sulla musica e sulle voci del melodramma, raccontando due storie parallele tra loro: quella di due ragazzi (un uomo ed una donna) e della parabola della loro vita, del loro incontro da fanciulli sino all'età adulta; e quella di spaurite marionette grandi come persone, fatte di stracci, spettatori della prima vicenda. Tutto lo spettacolo è avvolto da arie del melodramma, a sorreggere le atmosfere, le emozioni e persino i giochi, con la misteriosa magia con cui una voce lirica riesce sempre a coinvolgere chi l’ascolta.